mercoledì 15 luglio 2009

Manuntenzione


Uno strumento, per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità e dare massima soddisfazione al musicista, deve essere
costantemente mantenuto in condizioni ottimali in tutti i suoi parametri di regolazione. Alcuni di questi parametri sono oggettivi (cioè non
dipendono dal gusto personale ma dal fatto che uno strumento deve essere regolato in quello specifico modo per funzionare bene),
altri sono soggettivi.
I principali parametri di regolazione di un basso elettrico sono:
- truss-rod (barra nel manico);
- altezza sellette ponte (azione);
- intonazione;
- diametro corde;
- altezza pick-up.

REGOLAZIONE DEL TRUSS-ROD

All’interno del manico del basso elettrico viene inserita una barra di metallo che ha lo scopo di modificare (entro certi limiti) la forma del
manico in concavità o convessità. Alcuni bassi a 5 e 6 corde hanno due di queste barre, per permettere di intervenire con maggior
precisione su manici di maggiore larghezza.
L’inclinazione del manico di un basso infatti con il tempo può variare per una serie di ragioni: differenti condizioni ambientali
(temperatura, umidità) che hanno generato movimenti nel legno del manico; differente tipo di corde, che hanno incrementato o
diminuito la tensione sul manico. E’ una buona abitudine verificare la corretta inclinazione del manico ogni quattro-sei mesi, in
particolare nei cambi di stagione. Un manico correttamente regolato, con le corde in tensione, deve sempre essere quasi diritto,
leggermente concavo e mai convesso (e questo è un dato oggettivo, non una scelta di gusto personale).
Un facile sistema per verificare la corretta regolazione del manico è il seguente: premete una corda al primo e all'ultimo tasto; all'altezza
del 7°-8° tasto (circa metà manico) tra corda e tasti dovrebbe esserci lo spazio per far passare una carta di credito. Se lo spazio è
maggiore il manico è troppo concavo e quindi va "tirato", se lo spazio è inferiore il manico è troppo teso e quindi va "smollato".
La vite di regolazione del manico si può trovare sulla paletta o sull’estremità del manico fissata al corpo; in alcuni casi è coperta da un
coperchietto di plastica.
La regola è questa :ruotando la vite in senso orario, il truss-rod si tende (e quindi il manico tenderà a diventare convesso).
Nel senso opposto si allenta, ed il manico tenderà a diventare concavo. Se dovete lavorare per tendere, prima date mezzo giro in senso
antiorario e poi tendete (a un quarto di giro per volta). Non superate mai un giro completo del truss-rod per una regolazione
complessiva. Controllate che l' altezza delle corde sia corretta e lasciate riposare lo strumento per qualche ora (il legno ha bisogno di
assestarsi). Poi controllate e...non scoraggiatevi se è il caso di regolare ulteriormente: difficilmente è "buona la prima”…
Se possibile regolate il truss-rod con le corde in tensione: vi sarà più facile capire fin da subito l’efficacia della regolazione.
ATTENZIONE: la regolazione del truss-rod è un’operazione relativamente semplice ma fondamentale per la vita del basso; un manico
mal regolato finirà per essere rovinato per sempre. Se non vi sentite di cimentarvi con questa operazione portate il vostro strumento da
un buon liutaio che eseguirà correttamente la regolazione.

REGOLAZIONE DELL’AZIONE

Con il termine “azione” si indica l’altezza delle corde dal manico, e conseguentemente il maggiore o minore sforzo che si deve
compiere per premere le corde. Pur essendo un parametro soggettivo, il consiglio è di utilizzare un’azione il più bassa possibile, che
minimizza lo sforzo e incrementa la velocità di esecuzione della vostra performance.
Nei bassi più economici è difficile poter ottenere azioni molto basse, in quanto la costruzione del manico non è così precisa e quindi,
abbassando l’altezza delle corde, si può scoprire che essa è corretta su alcuni tasti ma non su altri, provocando una indesiderata
vibrazione con effetto di “friggitura” suonando alcune note.
La regolazione dell’azione si effettua agendo sulle sellette poste al ponte, le quali normalmente, per ciascuna corda, permettono la
regolazione dell’altezza tramite due viti poste ai due lati della corda. Abbassate l’altezza delle sellette progressivamente controllando
sempre che la corda vibri correttamente in tutti i tasti del manico. Quando cominciate a sentire alcune note “friggere”, alzate
leggermente le sellette e controllate l’accordatura del vostro strumento. Se non vi sono più vibrazioni indesiderate, la regolazione è
stata effettuata correttamente. Ripetete i vari passi per tutte le corde, ricordandovi che le corde più spesse hanno bisogno di un
maggiore spazio per vibrare.
Ricordatevi che, se sostituite le corde con altre di diametro differente, è necessario regolare nuovamente sia il truss-rod, sia l’azione
delle corde.

REGOLAZIONE DELL’INTONAZIONE

L’intonazione dello strumento deve essere regolata, in quanto può non essere costante in tutti i punti del manico. Ad esempio, potreste
scoprire che, una volta accordato il basso, se premete una nota al 1° tasto, la nota è perfettamente intonata ma, premendo una nota al
12° tasto essa risulta calante o crescente. In questo caso è necessario correggere l’intonazione agendo sul ponte. Tutte le sellette
infatti possono essere fatte scivolare più avanti o più indietro agendo su una apposita vite.
Ecco come effettuare questa operazione. Prima di tutto munitevi di un buon accordatore elettronico, che assicura la massima
precisione ed accordate il vostro strumento. Provate quindi a suonare la corda libera, e successivamente premete la corda al 12° tasto,
producendo la stessa nota un’ottava più alta. Se il tasto premuto produce un suono calante agite sulla selletta per accorciare la corda
(cioè spingete la selletta verso il manico), riaccordate e ripetete la prova fino a far collimare i due suoni. Se il tasto premuto produce un
suono crescente agite sulla selletta per allungare la corda (quindi tirate la selletta verso il ponte), riaccordate e ripetete la prova fino a far
collimare i due suoni.

REGOLAZIONE DELL’ALTEZZA DEI PICK-UP

Anche i pick-up dei bassi elettrici possono essere regolati in altezza tramite apposite viti poste alle estremità dei pick-up. Nella
regolazione tenete presenti le seguenti considerazioni:
1) Il pick up montato al manico genera più segnale di quanto genererebbe montato al ponte.
2) Il segnale generato da un pick up eccessivamente vicino alle corde è produce volumi meno uniformi al variare delle note.
3) Il pick up troppo vicino alle corde interferisce col loro modo di vibrare e ne peggiora il suono.
4) Il pick up troppo lontano peggiora il rapporto segnale/disturbo.

SCELTA DELLE CORDE

Le vostre performance sul basso dipenderanno anche dal tipo di corde che monterete; questa scelta dipenderà esclusivamente dal
vostro gusto personale.
Le corde per basso sono solitamente costituite da un’anima di metallo rivestita da avvolgimenti a spirale di altro metallo (vedi
glossario). La scelta del tipo di corda influenzerà il suono, che potrà essere più metallico e brillante o più pastoso e caldo (dipende
anche dal genere che si suona: se si vuole usale lo slap, la corda deve necessariamente produrre un suono brillante e metallico).
Altro fattore da prendere in considerazione è lo spessore delle corde, che è sempre indicato sulla confezione. Ad esempio, una corda
SOL solitamente può variare tra i valori 0.40 (corda più sottile, detta “light”), 0.45 (“medium”) e 0,50 (“heavy”, corda più spessa). La
scelta dello spessore è legata a vantaggi e svantaggi: una corda più spessa ha un miglior segnale, ma è più dura da premere, mentre
una corda più sottile presenta uno sforzo molto più basso, e quindi migliora anche la velocità di esecuzione. Come sempre la scelta è
anche collegata al genere che si suona. Per fare rock, magari con l’uso del plettro, è più opportuno utilizzare corde spesse; se invece si
vuole suonare jazz, o comunque generi dove si enfatizza la dinamica del suono, magari si eseguono assoli ecc., meglio sicuramente
una corda sottile (pensate che Pastorius montava un SOL di diametro 0.30!).
Tutte le mute in commercio possono essere acquistate nei diversi spessori, da light a heavy.

Nessun commento: